Proroga rottamazione quater in arrivo
Proroga rottamazione quater in arrivo? L’ipotesi è in campo
Proroga della rottamazione quater in scadenza il 30 novembre 2023, per venire incontro alle esigenze delle Imprese già alle prese con gli ulteriori adempimenti in calendario. La richiesta arriva dai commercialisti e l'ipotesi resta in campo
Proroga della rottamazione quater, a fronte dell’affollato scadenzario del mese e dell’importante appuntamento con il secondo acconto delle imposte fissato per il 30 novembre.
A ribadire la necessità di un rinvio della seconda rata della rottamazione quater è il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Commercialisti, Marco Cuchel, nel corso del XIX Congresso nazionale tenutosi il 24 novembre a Pisa.
La necessità di costruire in calendario fiscale più agevole è stata confermata anche dal Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ospite del Convegno dell’ANC.
Non è quindi esclusa una proroga della scadenza della rottamazione quater, anche se ormai è dietro l’angolo la data del 30 novembre ed è difficile che si arrivi ad una soluzione tempestiva.
Proroga rottamazione quater, in un mese il 20 per cento del debito da pagare all’AdER
La necessità di rimodulare le scadenze per i versamenti delle somme dovute ai fini della definizione agevolata non si lega solo alla concomitanza con il termine di versamento del secondo acconto.
Bisogna infatti evidenziare che per chi ha scelto di pagare a rate gli appuntamenti di ottobre e novembre sono i più “pesanti”: tra il 31 ottobre e il 30 novembre è infatti richiesto il pagamento del 20 per cento del debito complessivo, suddiviso in due rate pari al 10 per cento cadauna.
Meno pesanti i versamenti successivi che, come noto, sono spalmati dal 2024 al 2027, per un totale di ulteriori 16 rate.
In attesa di notizie circa le possibilità che si arrivi ad un rinvio del termine di scadenza per la seconda rata, si ricorda che chi è in difficoltà con il pagamento delle somme dovute può optare per la rimodulazione delle somme dovute, escludendo uno o più carichi inclusi nella definizione agevolata.
Una via d’uscita per non decadere dai benefici accordati, in attesa di un possibile rinvio delle scadenze che tuttavia, guardando al calendario, rischia di arrivare soltanto dopo il 30 novembre.
Fonte: Informazionefiscale.it – Anna Maria D’Andrea – DICHIARAZIONI E ADEMPIMENTI