Tasi

La TASI è stata istituita con il comma 639 della legge di stabilità per il 2014; TASI sta per Tariffa sui Servizi Indivisibili.

Perché si paga?
La TASI si paga per sostenere le spese dei comuni per i servizi cosiddetti "indivisibili", quei servizi, cioè, che per il fatto di essere usufruiti da tutti i residenti del comune, non possono essere fatti pagare direttamente al fruitore.
Sono esempi di servizi indivisibili l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la sicurezza, l'anagrafe, ecc.
Insieme con le aliquote della TASI il comune dovrà approvare l'elenco dei servizi che verranno pagati con l'introito del nuovo tributo e le somme destinate a ciascuno di essi.

Chi la paga?
La TASI devono pagarla sia il proprietario che il detentore dell'immobile, secondo aliquote e quote stabilite da ogni singolo comune.
Dal 2016, la TASI non è più dovuta sulle abitazioni principali e relative pertinenze.
Nel caso di immobili dati in uso a familiari o affittati, quando il soggetto che detiene l'immobile lo utilizza come abitazione principale, la TASI è dovuta solo dal possessore, nella misura stabilita dal comune con il proprio regolamento.

Quanto si paga?
Ogni comune stabilisce le aliquote della TASI avendo riguardo ai costi per i servizi indivisibili che prevede di sostenere nell'anno.
Il comune definisce, per ogni tipologia di immobile, l'aliquota e, per gli immobili che non sono abitati direttamente dal proprietario e che NON sono utilizzati come abitazione principale dall'inquilino, stabilisce la quota di imposta che deve essere pagata dai proprietari e quella che deve essere pagata dai conduttori.
Per il 2016 i comuni non possono aumentare le aliquote delle imposte locali rispetto a quelle che avevano applicato nel 2015 (comma 26).
Sempre a decorrere dal 2016, inoltre, l'aliquota degli immobili locati ad "equo canone" sarà pari, per legge, al 75% dell'aliquota base stabilita dal comune.

Sono previste detrazioni?
Con il venir meno dell'imposta dovuta sull'abitazione principale dovrebbero venir meno anche le detrazioni che i comuni hanno approvato in questi anni.
È comunque sempre possibile che il comune, in presenza di fattispecie particolari (ad esempio la presenza nel nucleo familiare di portatori di handicap), riconosca specifiche detrazioni.