Bonus impianti elettrici: l’Agenzia e le Regole
Le istruzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate da poter applicare nella prossima dichiarazione dei redditi 2023 (relativa all’anno 2022) il credito d’imposta sulle “spese di montaggio di sistemi di accumulo di energia collegati ad impianti alimentati da fonti rinnovabili”. Si tratta di un tax credit istituito dalla Legge di Bilancio 2022, applicato in diminuzione dell’imposta lorda risultante dal 730 o Modello REDDITI del dichiarante nel 2023.
A tal riguardo il 12 ottobre l’Agenzia ha pubblicato sia il modulo di istanza, con cui i contribuenti potranno richiedere il credito dal 1° al 31 marzo 2023, sia relative istruzioni per effettuare materialmente l’invio della domanda (o in forma autonoma tramite canali web dell’Agenzia, oppure avvalendosi di un consulente come il CAF SI.NA.L.P.). L’anno di riferimento è appunto il 2022.
È quindi calcolato che, per le suddette spese – già effettuate o da effettuare – dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per installazione di sistemi di accumulo energetico alimentati da fonti di energia rinnovabile venga poi applicato un credito fiscale la cui precisa entità ad oggi non è ancora quantificabile, nel senso che non è ancora conosciuto a quale effettiva riduzione di imposta ciascun dichiarante avrà diritto. Questo perché il credito non funziona come un normale bonus fiscale, come avviene ad esempio per le classiche detrazioni edilizie al 50/65%.
La ragione è che, in questo caso, la spettanza di diritto del credito indipendente dalla sola spesa sostenuta dal singolo dichiarante ma anche dalla presenza di un tetto massimo, ossia lo stanziamento pari a 3 milioni di euro messo a disposizione dalla legge di Bilancio 2022. In pratica il calcolo potrà essere fatto dopo il 31 marzo 2023, quando la “finestra” per l’invio delle istanze sarà stata chiusa e quindi sapremo quanti richiedenti ci saranno. Ma soprattutto sapremo a quanto ammonteranno nel complesso le spese per cui sarà stato richiesto il credito: a quel punto, quindi, sarà un discorso di mero rapporto matematico fra il totale delle spese effettuate e lo stanziamento finanziario pari a 3 milioni di euro.
Spiega infatti l’Agenzia nel provvedimento dell’11 ottobre che la percentuale singola di ciascun credito spettante sarà comunicata entro 10 giorni dalla scadenza del 31 marzo 2023, termine appunto di trasmissione delle istanze. La percentuale – si legge nel provvedimento – sarà “ottenuta sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate, pari a 3 milioni di euro per l’anno 2022, e l’ammontare complessivo delle spese agevolabili indicate nelle istanze. Nel caso in cui l’ammontare complessivo delle predette spese agevolabili risulti inferiore al limite complessivo di spesa, la percentuale sarà pari al 100 per cento”.