CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO: LE NOTE FUORI CAMPO IVA NEL CALCOLO DEL FATTURATO
Contributi a Fondo Perduto e calcolo del fatturato, devono essere considerate anche le note fuori campo IVA quando rappresentano dei ricavi. Le somme devono essere incluse sia per determinare entro quale soglia dimensionale rientra la società sia per verificare la percentuale del calo rispetto al 2019.
Analizziamo di seguito un caso pratico.
Protagonista è una società che opera nel campo dell’Arte e della Formazione, come segue:
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emette fattura per conservazione e restauro di Opere d’Arte nonché costruzione di edifici;
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emette “note a richiesta di rimborso spese”, fuori campo IVA , per corsi di formazione professionale, quale Agenzia Formativa accreditata dalla Regione.
All’Agenzia delle Entrate si rivolge per verificare come calcolare il fatturato per beneficiare dei contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Rilancio.
Contributi a fondo perduto, quando inserire anche le note fuori campo IVA nel calcolo del fatturato?
Il Decreto Rilancio all’articolo 25 che regola i Contributi a Fondo Perduto stabilisce che nella determinazione della soglia di ricavi o compensi non sono inclusi gli altri componenti positivi di reddito disciplinati da articoli diversi dall’articolo 85, comma 1, lettere a) e b) del TUIR:
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i corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa;
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i corrispettivi delle cessioni di materie prime e sussidiarie, di semilavorati e altri beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione.
Stessa regola vale per le ipotesi di ricavo.
Secondo l’Agenzia delle Entrate è possibile estendere le istruzioni contenute nel documento che riguardano la verifica della condizione del calo del fatturato per beneficiare della sospensione dei versamenti disposta dal Decreto Liquidità anche ai Contributi a Fondo Perduto.
E anche nel caso in cui il soggetto abbia certificato un ricavo o un compenso attraverso una fattura, pur non essendone obbligato, deve essere comunque inclusa.
Sulla base degli elementi forniti, l’Agenzia delle Entrate conclude che, ai fini della riduzione del fatturato, è necessario considerare tutte le somme che costituiscono il fatturato del periodo di riferimento, nel caso in cui rappresentino ricavi dell’impresa di cui all’articolo 85 o compensi che derivano dall’esercizio di arti o professioni, di cui all’articolo 54 del TUIR.