LA LETTERA DELLE ASSOCIAZIONI ANIA, UPPI, FEDERPROPRIETÀ, CONFABITARE, CONIA AL PRESIDENTE CONTE: PROPOSTE PER MISURE DI SOSTEGNO AL MONDO DELLE LOCAZIONI IMMOBILIARI
Le Associazioni della proprietà: UPPI, FEDERPROPRIETA' e CONFABITARE e dell'inquilinato ANIA e CONIA della Città Metropolitana di Reggio Calabria hanno scritto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e ai Ministri: Paola De Micheli, Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli avanzando delle proposte concrete per misure di sostegno al mondo delle locazioni immobiliari, ad uso abitativo e commerciale, duramente colpite dall'emergenza sanitaria covid – 19.
"Le Associazioni della proprietà: UPPI – FEDERPROPRIETA' – CONFABITARE e dell'inquilinato: ANIA – CONIA della Città Metropolitana di Reggio Calabria si sono riunite in video conferenza per esaminare le gravi ripercussioni sociali ed economiche sulle locazioni immobiliari sia ad uso abitativo che commerciale in una realtà, come quella calabrese e reggina in particolare , dove famiglie , piccole imprese e professionisti sono ancora più colpite dall'emergenza sanitaria da "coronavirus".
Le dure restrizioni, adottate dal Governo, dalla Regione Calabria e dai Sindaci al fine di evitare la diffusione del virus, hanno di fatto bloccato il tessuto sociale ed economico con lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro o sono stati collocati in CIG o in deroga, lavoratori autonomi, artigiani, commercianti, esercenti e professionisti che hanno dovuto abbassare le saracinesche delle proprie attività o chiudere gli studi.
L'ISTAT ha già dichiarato che saremo di fronte ad uno shock economico inimmaginabile simile a quello del dopoguerra e per la Calabria si prevede addirittura una perdita di 1,5 miliardi di PIL.
In questo quadro economico devastante le Associazioni hanno deciso di avanzare al Governo un ventaglio di proposte di sostegno al mondo delle locazioni immobiliari da inserire nel prossimo decreto legge di aprile.
Per le locazioni immobiliari ad uso abitativo si chiede di istituire un "Fondo straordinario d'emergenza". Il Fondo Affitto 2020 che ha visto già l'adozione di un decreto di ripartizione delle risorse alle Regioni pari a 46 milioni di euro, da parte del Ministro Paola De Micheli, non è sufficiente e adeguato ad affrontare tale emergenza.
Il suddetto fondo deve sostenere il pagamento dei canoni per i mesi che vanno da aprile a settembre 2020 e deve essere riconosciuto, a famiglie, in possesso di regolare contratto di locazione ad uso abitativo sulla abitazione principale, con un reddito complessivo lordo non superiore a 40.000,00 euro. Si propone un contributo pari al 70% del canone mensile se il reddito complessivo del nucleo familiare non supera i 20.000,00 euro e al 50% da 20.000,01 a 40.000,00. Le domande devono essere presentate dai conduttori, direttamente all'INPS e all'Agenzia delle Entrate, e il contributo economico riconosciuto accreditato direttamente ai proprietari degli immobili dandone opportuna comunicazione agli inquilini.
Per gli immobili locati, di categoria C1, C2, C3, e A/10, aiutare lavoratori autonomi, artigiani, commercianti, esercenti e professionisti iscritti ai rispettivi ordini nel pagamento dei canoni di locazione attraverso l'apertura di linee di credito, garantite dallo Stato al 100% e concesse dalle banche, con un tasso d'interesse fino a un massimo del 2%, finalizzate al pagamento dei canoni di locazione per l'anno 2020 e rimborsabili in 36 rate a partire dal mese di gennaio 2021. Anche in questi casi le somme erogate dalle Banche devono essere accreditate ai locatori degli immobili interessati.
In via subordinata il Governo potrebbe incentivare sui contratti , in vigore al 31 marzo 2020 , la registrazione di accordi, tra locatori e conduttori, con cui si riduce il canone di almeno il 30% per il periodo che va dal mese di aprile a dicembre 2021.
In presenza di riduzione dei canoni pattuiti , per gli immobili locati, di categoria C/1 , C/2, C/3 e A/10, si applica una cedolare secca al 20% e una IMU agevolata al 5,30 per mille per gli anni 2020 e 2021.
Facciamo, inoltre, un appello ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell'Economia a valutare come misura strutturale la sottoscrizione, nei Comuni capoluogo di Provincia e delle Città Metropolitane, di Accordi territoriali per la definizione di canoni concordati per le locazioni ad uso non abitativo con una cedolare secca al 25% per quanto concerne l'Irpef e aliquota IMU agevolata al 6 per mille sugli immobili locati anche nei casi di Comuni che abbiano dichiarato il dissesto ai sensi dell'articolo 244 del D.Lgs n. 267/2000 ( TUEL) ed in deroga dell'art. 251 per quanto concerne le imposte municipali.
Riteniamo che gli interventi proposti siano fondamentali, urgenti e indispensabili se vogliamo aiutare le categorie dei lavoratori autonomi sopra citati a riavviare la propria attività lavorativa e professionale e a ripartire con serenità.
Oggi più che mai è necessario quel coraggio, che tanto si chiede all'Europa e che tarda ad arrivare, e del quale dobbiamo essere i primi a dare l'esempio.
Per i motivi sopra esposti, le associazioni della proprietà e dell'inquilinato sottopongono all'attenzione del Governo l'adozione di tali provvedimenti al fine di sostenere e rilanciare il mondo delle locazioni immobiliari".